20 dicembre 2011

Il Sole delle Fiandre

Sono ormai un paio di mesi già che mi sono trasferito a vivere in Belgio. Bel posto, bella città, lingua interessante e gente allegra. Persino alla posta, dove di solito tocca negoziare un francobollo con un impiegato il cui unico scopo è aspettare l'ora di chiusura, mi capita di vedere gente che ride e scherza. Non parlo solo dei clienti in coda, ma degli impiegati agli sportelli. Di lunedì. Con zero gradi fuori e la strada ghiacciata. In un quartiere dove a parte la posta non c'è niente. Forse è solo che se capissi la lingua capirei anche che sono tutti fuori di testa. O forse è questo Sole invernale che fa sembrare il freddo meno freddo.

In Italia ho vissuto in varie città, ma originariamente sono di Roma. Bella, con tutti i suoi monumenti, le strade grandi, i locali e la vita notturna, stranieri, feste, battutacce, pizza, negozi d'ogni tipo e belle case, vicino al mare, in pianura, bel tempo, piena di parchi. Che altro si può volere?
Poi mi ricordo anche delle macchine in doppia fila, quelle delle signore che portano i bambini a scuola in macchina anche se ci sono solo 500m di strada da fare. Ecco, qui il problema non c'è, vanno tutti in bici anche con la pioggia o col ghiaccio per terra. Di conseguenza le strade sono sgombre e gli autobus sono in orario (se perdi l'autobus è perché è passato in anticipo, semmai). Per tradizione o per necessità si prende la bici, specialmente d'inverno stiamo tutti un po' peggio, ma globalmente stiamo tutti un po' meglio. Ecco ecco, forse è per questo che qui sono tutti più allegri, perché a Roma sei stressato [I]prima[/I] di arrivare al lavoro e [I]dopo[/I] il lavoro, sapendo che prima delle 8 non arrivi a casa e che prima delle 8:30 non parcheggi, e che per le 11 devi stare a letto se no il giorno dopo hai la testa nel culo, come dicono i Francesi. Avere la macchina da noi è una tradizione, è normale, fa parte della vita. Scuola, motorino, liceo, patente, università, lavoro, macchina, matrimonio, pensione. Il problema non è il traffico, è la città, sono i mezzi pubblici, quel cretino in bici in mezzo alla strada che invece di lavorare se ne va in giro a bloccare il traffico.
Dicevo, forse è per questo che qui sono tutti più allegri. Oppure il freddo ha fatto impazzire tutti e ancora non me ne sono accorto.

15 dicembre 2011

Primo post

È da tempo che ho in mente di aprire un blog. In parte grazie ai magnifici post di Tommy Angelo sul suo blog "Ottagono Irregolare", in parte per la mia voglia di raccontare e condividere le mie esperienze da viaggiatore.

Sono un programmatore di videogame che, per voglia e necessità, ha deciso di andare a vivere fuori dall'Italia. Il lavoro mi prende la maggior parte del tempo, ma mi permette anche di vivire la vita di tutti i giorni, in un altro posto e in un altro contesto. A volte la gente parla dell'Italia, e le opinioni di chi ci vede da fuori sono sempre interessanti, anche se a volte infondate :)
E piano piano, inizio anche io ad essere uno che l'Italia la vede da fuori.